L'ONU ha avvertito che i prossimi mesi potranno essere caratterizzati da condizioni meteorologiche estreme e che diversi paesi tra i più vulnerabili del mondo, potranno essere colpiti da tempeste intense, siccità e inondazioni, almeno fino alla primavera del 2016 e che molti di questi fenomeni potranno anche essere classificati tra i più violenti degli ultimi cinquanta anni. El Niño è un fenomeno climatico naturale, che vede le acque equatoriali del Pacifico orientale riscaldarsi sopra la media, provocando la "rottura" dei modelli meteorologici regolari, come monsoni e alisei, oltre ad innalzare carestie, alluvioni e fenomeni di autocombustione. Quest'anno, una forte manifestazione di El Niño, si è avuta in Marzo, con effetti devastanti visti in Etiopia, Somalia, Kenya, Malawi, Indonesia e in tutta l'America Centrale, come riporta l'Organizzazione meteorologica mondiale dell’ONU. Il fenomeno viene anche ritenuto responsabile di incendi incontrollati nelle foreste in Indonesia e nella foresta pluviale amazzonica. L’Organizzazione meteorologica mondiale delle Nazioni Unite ha avvertito in un rapporto diffuso oggi, che il già forte fenomeno di El Niño, si prevede che possa rafforzarsi ulteriormente verso la fine del 2015. "Gravi siccità e devastanti inondazioni si potrebbero verificare in diverse regioni dei tropici e nelle zone subtropicali, che dovranno sopportare gli effetti di questo El Niño, uno tra i più forti degli ultimi quindici anni”, ha detto Michel Jarraud, segretario dell’Organizzazione Mondiale Meteorologica.